Il mondo degli obiettivi delle nostre fotocamere digitali, è vasto e offre infinite possibilità tra valori come l’apertura del diaframma e la lunghezza focale. Ma, per quanto grande, il mondo degli obiettivi può essere diviso in due gruppi ben definiti: gli obiettivi zoom e gli obiettivi fissi, o meglio, a focale fissa. Questo secondo gruppo offre molte più possibilità di quante si possano pensare; per quanto, ad un primo contatto, possa sembrare un ritorno al passato, all’epoca della pellicola e degli scatti visti solo dopo averla sviluppata. L’assenza di uno strumento che avvicini artificialmente il soggetto della nostra fotografia costringe il fotografo di turno a rivalutare molti aspetti al momento dello scatto, offrendo una nuova prospettiva.
Cos’è la lunghezza focale
La lunghezza focale di un sistema ottico, nel nostro caso di un obiettivo, è, insieme all’apertura del diaframma, ciò che contraddistingue un obiettivo dall’altro. La lunghezza focale è data dalla distanza che si interpone tra il centro ottico, quindi la lente installata all’interno dell’obiettivo, e il punto in cui la luce viene proiettata dalla lente stessa; nel nostro caso, parlando di fotocamere digitali, il sensore. Se questa è la descrizione tecnica, all’atto pratico la lunghezza focale serve a modificare il campo focale, lo spazio dell’inquadratura correttamente messa a fuoco.
La lunghezza focale oltre a indicare il campo focale, stabilisce anche l’angolo di campo, ovvero la porzione di spazio posta davanti all’obiettivo che rientra nel campo visivo della fotocamera.
Quanti tipi di obiettivi esistono?
Mettendo per un attimo da parte la distinzione tra focale fissa e gli zoom, le lenti delle nostre fotocamere digitali possono essere suddivise in tre categorie proprio in base alla lunghezza focale che li caratterizza; si dividono in obiettivi grandangolari, normali e teleobiettivi. Gli obiettivi grandangolari, come suggerisce il nome stesso, sono obiettivi che offrono un angolo di inquadratura molto ampio; tendenzialmente al di sopra dei 60 gradi, possiedono una lunghezza focale molto bassa.
Gli obiettivi normali, offrono una porzione di inquadratura che rispecchia la normale visone umana; la forbice oscilla tra i 40 e i 60 gradi e possiedono quindi una maggiore lunghezza focale. Infine i teleobiettivi, o obiettivi super tele; anche qui il nome ci viene in aiuto, sono caratterizzati da grandi lunghezze focali e da un campo di inquadratura inferiore ai 45 gradi che causerà un ingrandimento della porzione di spazio inquadrata.
Com’è costruito un obiettivo
Gli obiettivi sono degli strumenti di forma circolare al cui interno vengono montate delle lenti, che catturano la luce e la mandano verso il sensore; un’altra componente fondamentale è il diaframma che regola la quantità di luce assorbita. A volte presentano, nella parte più lontana al corpo macchina, degli innesti per i filtri. Ad un maggiore numero di lenti corrisponderà una maggiore lunghezza focale e, con gli obiettivi che lo permettono, un maggiore zoom.
Lo zoom viene regolato dalla ghiera posta nella parte esterna dell’obiettivo; ruotando in senso orario o antiorario, la ghiera, causa lo spostamento delle lenti interne. Ciò permette di modificare il campo focale e di ingrandire o rimpicciolire la porzione di spazio inquadrata. Parlando fotocamere digitali che montano obiettivi a focale fissa, il numero di lenti utilizzate per la costruzione di questi obiettivi va molto ridotto, proprio a causa della fissità della focale che non necessiterà delle lenti dedicate alla sua variazione; questo comporterà una maggiore leggerezza e praticità di utilizzo e di trasporto.
Tra le varie componenti che formano gli obiettivi, abbiamo numerosi formati di lenti diverse. Ognuna di queste lenti ha il compito, oltre che di assorbire la luce da cui viene investita, di correggere le distorsioni che la rifrazione può causare per restituire un’immagine quanto più fedele possibile alla realtà.
Che cosa ci perdiamo
È inutile negarlo, l’utilizzo di un’ottica a focale fissa porta con se delle limitazioni. In primis, l’assenza dello zoom costringere a muoversi in prima persona per poter ottenere la giusta messa a fuoco; dovrà essere il fotografo stesso ad avvicinarsi o allontanarsi dal soggetto della foto per ottenere la massima resa.
Un altro fatto da tenere in conto è la possibilità che le nostre foto subiscano delle distorsioni; le lenti a focale fissa delle nostre fotocamere digitali, tendo infatti ad essere di formato grandangolare, causando la distorsione dei bordi dell’inquadratura. Infine, appare evidente come questi obiettivi pongano delle limitazioni riguardo la composizione dello scatto, dovendo adattare l’inquadratura alla presenza di eventuali elementi di disturbo.
Gli obiettivi a focale fissa pongono sicuramente delle limitazioni alle nostre fotocamere digitali, essendo predisposte allo scatto solo in determinate condizioni. Starà all’abilità del fotoamatore riuscire a ricreare le suddette condizioni per poter ottenere lo scatto desiderato.
La qualità
Se è vero che una focale fissa pone al fotografo e alle nostre fotocamere digitali delle limitazioni, di contro porterà i vostri scatti ad un livello qualitativo superiore. Se parliamo di nitidezza dello scatto è incontrovertibile come un obiettivo a focale fissa dia dei risultati straordinari rispetto ad uno zoom regolato alla stessa lunghezza focale. Questo è sicuramente dettato dalla già citata semplicità con cui una focale fissa viene costruita. Inoltre gli obiettivi a focale fissa sono caratterizzati da una minore presenza di aberrazioni cromatiche, quei tanto odiati contorni violacei che di tanto in tanto si manifestano nelle nostre foto.
Questo è spiegabile in parte dai costi ridotti di un obiettivo a focale fissa. I limitati costi di produzione, legati all’assenza componenti mobili, assenti per ovvie ragioni, permetteranno di concentrarsi sulla qualità delle lenti montate. Le ottiche di un obiettivo a focale fissa saranno sempre di migliore qualità rispetto a quelle dotate di zoom. Le focali fisse hanno inoltre il pregio di possedere un’apertura del diaframma molto ampia, tendenzialmente superiore di un paio di stop rispetto ai corrispettivi con possibilità di zoom; ciò permetterà alla nostra fotocamera digitale accessoriata con una focale fissa di effettuare scatti migliori anche in situazioni di scarsa illuminazione senza la necessita di variare i tempi di esposizione o le ISO e quindi riducendo il rischio di mosso e micro mosso.
La qualità di uno scatto acquisito con un obiettivo a focale fissa sarà sempre caratterizzato da una qualità superiore rispetto alla propria controparte a focale mobile. Si otterranno fotto sia più definite che con dei colori molto più esaltati, al costo di un maggiore distorsione dei bordi. Ciò in realtà caratterizza tutte le ottiche grandangolari ma, negli obiettivi più complessi, viene in parte corretta dalla presenza di altre lenti all’interno dell’obiettivo.
Obiettivi da allenamento
Un’altra caratteristica da non sottovalutare è quella dell’allenamento; utilizzare obiettivi a focale fissa sulle nostre fotocamere digitali, come detto, costringe il fotografo ad adattarsi all’ambiente dello scatto. Ciò eviterà un atteggiamento pigro, permettendo inoltre di sperimentare e poter accrescere le proprie conoscenze. La capacita di adattamento è una caratteristica fondamentale di ogni bravo fotografo, ma non è un dono innato. Va allenata e arricchita attraverso l’esperienza, cosa che, con i normali obiettivi mobili, è in parte limitata dalla possibilità di eliminare dall’inquadratura ogni possibile elemento di disturbo. Provare, sbagliare, riprovare, è sicuramente il metodo migliore per diventare degli esperti della fotografia; l’utilizzo di un’obiettivo a focale fissa è sicuramente il primo passo nella strada che porta al successo.