Tra i tanti stili di fotografia esistenti, un posto speciale viene occupato sicuramente dalla macrofotografia. Come è facile intuire dal nome, si dedica a catturare immagini rappresentanti un particolare o un oggetto in una scala maggiore rispetto alle sue dimensioni reali. Per quanto non esista una definizione generale di questo genere fotografico, tendenzialmente qualsiasi scatto che abbia un rapporto maggiore o uguale a 1:1 è definito macrofotografia. Questo comporterà una serie di problematiche legate alla fotocamera digitale utilizzabile da non sottovalutare; scegliere bene gli strumenti per questo genere è quindi un momento quantomai fondamentale. Andiamo dunque a scoprire quali sono le fotocamere e gli obiettivi migliori per ottenere le nostre fotografie in formato macro.
La scelta della fotocamera
Quando ci si avvicina al mondo della macrofotografia è sempre meglio indirizzarsi verso una fotocamera dotata di un ottimo sensore. Non ci sono limiti in tal senso per quanto riguarda il modello; che si possieda una reflex o una semplice fotocamera digitale compatta ci si potrà comunque dedicare a questo peculiare genere a patto che, come detto il sensore di cui è dotata sia di buona qualità. Il sensore ideale sarebbe un modello full frame, per quanto anche un meno sofisticato APS-C può risultare performante; in virtù del suo fattore di moltiplicazione ingrandisce di circa una volta e mezza lo scatto. Un altro aspetto da non sottovalutare proprio in virtù dello stile fotografico scelto è lo schermo digitale che risulta quanto mai utile.
Nel mondo della macrofotografia la scelta della fotocamera digitale da utilizzare non è una discriminate se non per alcuni sue componenti che richiedono una qualità superiore se non si vogliono sprecare tempo ed energie per ottenere scatti mediocri.
Lenti close up
Uno dei possibili metodi per dedicarsi alla macrofotografia è quello di applicare degli aggiuntivi al di sopra dei nostri obiettivi. Questi supporti non sono altro che delle normali lenti ingrandenti. Il loro costo contenuto le rendono ideali per chi sta cominciando a muovere i primi passi nella macrofotografia per quanto siano indicate soprattutto per chi possiede fotocamere con obiettivi non intercambiabili come le fotocamere compatte o le bridge. Le lenti close up infatti, per via della loro conformazione, causano una perdita di qualità nel parti più esterne dell’inquadratura e, in secondo luogo, diminuiscono di uno stop la quantità di luce acquisita dal sensore.
La possibilità di ingrandimento di una lente colse up viene misurata in diottrie . L’aumentare di queste diottrie causerà l’avvicinamento del punto di messa a fuoco della nostra fotocamera.
Estensori di tiraggio
Un altro strumento che può tornare create appositamente per la macrofotografia è il tubo di prolunga. La funzione di questi tubi in metallo è quella di aumentare il tiraggio, allontanare cioè l’obiettivo dal piano focale, non sono compatibili quindi con le fotocamere che non offrono la possibilità di cambiare ottica. Ciò avrà come risultato un ingrandimento dell’immagine riflessa dalle ottiche; ingrandimento che però sarà impossibile da variare se non utilizzando un’ulteriore tubo di prolunga.
L’utilizzo di questi estensori permette di evitare il calo qualitativo e di luminosità che affligge invece le lenti close up, d’altro canto però il prezzo di questi accessori risulterà leggermente più elevato di una lente. Il numero di tubi di prolunga addizionali ha pero un limite in base anche al tipo di obiettivo utilizzato. All’aumentare del numero di estensori vi sarà una riduzione della distanza di messa a fuoco; con un po’ di pratica questo non risulterà un problema a meno che il punto di messa a fuco non arrivi all’interno dell’ottica stessa. Superato questo punto risulterà impossibile ottenere uno scatto correttamente messo a fuoco.
Per chi voglia dedicarsi alla macrofotografia senza cambiare il proprio obiettivo e senza privarsi della possibilità di variare l’ingrandimento dell’immagine esiste in commercio il soffietto di estensione. Questo accessorio per quanto utile risulta però molto ingombrante.
Macro: obiettivi o zoom
Se davvero si è interessati alla macrofotografia prima o poi arriverà il momento di acquistare un obiettivo dedicato. Quando si effettua l’acquisto è bene porre attenzione sul nome dell’obiettivo prescelto, è facile infatti confondere un obiettivo con uno zoom macro rischiando di rendere vana la propria spesa poiché, per quanto potente, non potrà raggiungere il rapporto di 1:1 che il punto di partenza della macrofotografia. Come detto precedentemente lo zoom risulta poco utile nella macrofotografia; meglio quindi concentrarsi su un obiettivo a focale fissa preferibilmente con un rapporto focale di 100mm o superiore.
Un’altra caratteristica da tenere sott’occhio prima dell’acquisto è la possibilità di chiusura del diaframma per consentirci una maggiore porzione di immagine correttamente messa a fuoco.
Il treppiedi e altri accessori
Per quanto possa sembrare banale è molto importante tenere a mente come la difficoltà di acquisire fotografie con la tecnica macro aumentino ancora di più se non ci si affida ad un treppiedi per evitare il micro mosso generato dal tremolio delle mani. Altri accessori utili, ma non indispensabili per il macro sono sicuramente:
- il diffusore: pannelli che permettono di direzionare la luce consentendo di illuminare in modo omogeneo il soggetto della foto
- il ring flash: si pone sopra l’obiettivo e permette di illuminare direttamente il soggetto che molto spesso, in virtù della distanza tra la macchina fotografica e il soggetto della foto, risulta impossibile illuminare con un normale flash
- plamp: questa sorta di pinza permette di posizionare alla giusta distanza i soggetti dei nostri scatti senza costringerci ad assumere posizioni scomode
- slitta micrometrica: ideale per i più navigati cultori della macrofoografia, permette regolare con una precisione incredibile la fotocamera sul cavalletto
Un ultimo trucchetto
Un’altra tecnica per scattare microfotografie è quella di utilizzare un anello di inversione. Questi arnesi permetto di utilizzare un normale obiettivo ma al contrario, ponendo cioè la lente frontale sul corpo macchina. Per fare questo sono strutturati in modo da agganciarsi al corpo macchina come un normale obiettivo mentre dalla parte opposta sono dotati di una filettatura che permetterà di avviare la nostra ottica come se stessimo applicando un filtro. Così facendo sarà impossibile il controllo delle funzioni dell’obiettivo come la regolazione dell’apertura del diaframma che andrà preventivamente regolato.