Decidere di acquistare una macchina fotografica vuol dire imbattersi in un universo di possibilità. Infatti, oltre alla possibilità di scegliere tra analogica e digitale, ci sono tantissime caratteristiche da valutare per definire quale sia la fotocamera giusta per voi.
Innanzitutto, escludiamo a priori il tipo analogico (leggermente più raro da trovare), e soffermiamoci su quello che ha da offrirci una macchina fotografica digitale. Ne esistono tre tipologie diverse: le reflex, le mirrorless e le compatte. Poi, nell’ultimo periodo, è emersa e si sta facendo sempre più strada una tipologia che ne unisce due diverse in un unico dispositivo, una tipologia chiamata fotocamera digitale ibrida.
In questa fascia rientrano le bridge che, come si comprende dalla sua traduzione, in inglese sta proprio a significare “ponte“. Una linea di contatto che unisce il mondo complesso, professionale e completo delle reflex a quello delle semplici, maneggevoli e più economiche compatte. Lo scopo è di trarne una macchina fotografica che racchiuda il meglio di ognuna.
Anche di bridge, però, ce ne sono svariati tipi, andiamo a scoprire quali sono i modelli migliori di quest’anno.
Le migliori fotocamere digitali ibride sul mercato
Quindi, se siete in cerca di una bridge, tra tutte le tipologie, le migliori sono quelle ad obiettivo fisso con zoom molto profondi, che raggiungono distanze talvolta anche maggiori rispetto alle fotocamere professionali.
Qui di seguito un elenco delle caratteristiche per scegliere le migliori fotocamere ibride, perfette per effettuare scatti a qualsiasi distanza.
Per scegliere una buona fotocamera, e questo vale in generale, non solo per le bridge, le caratteristiche da tener conto sono i tempi di esposizione, l’apertura del diaframma, gli ISO, i pixel e lo zoom.
Zoom
Partiamo proprio dallo zoom. Come abbiamo già specificato, in queste fotocamere ibride è più frequente trovare degli obiettivi fissi, peculiarità che prendono dalle compatte. Altrimenti, nel caso delle reflex, la parte principale sarebbe proprio lo zoom, intercambiabile in base alle distanze che si vogliono raggiungere.
In ogni caso, avranno anche obiettivi fissi come le compatte, ma dalle reflex prendono la loro ampia escursione focale. Per questo motivo vengono chiamate anche “super-zoom“, proprio per la loro capacità di passare da un grandangolo ad un teleobiettivo.
Esistono modelli di fotocamere bridge che partono da un minimo di 20/24mm e arrivano fino a 1200mm.
Si trovano quindi zoom che partono da 20x ma che possono essere estesi fino a 120x.
Diaframma
Di queste stesse lenti, inoltre, bisogna valutarne l’apertura del diaframma. Essa può trovarsi con diversi valori a seconda del dispositivo:
- f/2.8-5.9
- f/2.8–4.5
- f/2.4–4,
- f/3.3-6.5
Questi sono solo alcuni valori in cui si può trovare un buon diaframma. Parlando praticamente, il diaframma è quella parte della lente che si apre e si chiude a seconda di quanta luce si vuole far entrare e quanto o cosa si vuole mettere a fuoco. Più sarà basso il suo valore, più si avrà la capacità di restringere la messa a fuoco, ottenendo foto di qualità con profondità più marcate.
Altri valori da tener conto sono gli ISO, quelli che indicano la sensibilità del tuo sensore alla luce. Stabilire il valore degli ISO vuol dire poter gestire la luce anche quando è più buio. Maggiori saranno gli ISO, più illuminata sarà la foto. Solitamente, le migliori recenti fotocamere digitali si possono trovare tra gli 80 e i 6.400, tra i 125 e i 12800, oppure tra gli 80-25600.
I sensori
Con sensori che variano da 16 a 20,5 megapixel la fotocamera ibrida forse ha un solo svantaggio: il sensore piccolo di questi modelli, contenendo meno pixel e di dimensioni ridotte, comporta limiti di utilizzo in situazioni di scarsa luminosità. Questo perché a parità di megapixel, il sensore full frame, per esempio, cattura sicuramente più luce.
Le modalità d’uso
Le fotocamere ibride sono quelle fotocamere concepite per i “prosumer“. Con questo termine si intendono quelle persone che sono un passo più avanti rispetto ai normali consumer e vogliono approcciare al settore della fotografia professionale. In quanto ponte, la bridge riesce, infatti ad accontentare sia i principianti perché possono usare le modalità di scatto automatiche; sia i principianti “avanzati” che si sentono più capaci di poter usare la fotocamera in modalità manuale.
Peso e forma
Per quanto riguarda la forma, quella delle bridge è la forma che più richiama una reflex. Essa, infatti, è più ingombrante di una compatta ma possiede l’ergonomia di una reflex, che assicura una buona presa. Rispetto alle reflex però, pesano leggermente meno: essendo più piccole delle reflex, solitamente il peso si aggira tra i 300 e i 900 grammi.
Prezzo
Sul prezzo c’è una varietà infinita di possibilità. C’è chi si sta approcciando da poco al mondo della fotografia e può optare per fotocamere digitali ibride semi-professionali da 250€.
La possibilità di trovarle a prezzi più elevati c’è, soprattutto se vengono usate determinate lenti di qualità come le Zeiss, o gli obiettivi Leica. Per questi dispositivi, i prezzi salgono e si aggirano intorno agli 800€ e i 1200€.