Ying o Yang, bene o male, Samsung o iPhone, jedi o sith, il mondo è pieno di dicotomie. Nel mondo delle fotocamere digitali, compatte e non, abbiamo un vero e proprio scontro tra due titani: Nikon e Canon. Sono queste le due marche, entrambe di origine giapponese, che si dividono il grosso del mercato fotografico cercando costantemente di strappare nuovi accoliti alla diretta concorrente. Ma quali sono i pregi di una marca, quali i difetti dell’altra, esiste una marca migliore? Se siete attanagliati da questi dubbi che continuano a perseguitarvi nelle tarde ore notturne impedendovi di dormire, se non sapete a quale casa di produzione affidarvi per la vostra fotocamera digitale compatta, ecco una guida che potrebbe fare al caso vostro.
Le fotocamere digitali compatte: a cosa prestare attenzione
Esistono, a prescindere dalla casa di produzione di riferimento, delle caratteristiche generali delle fotocamere digitali compatte da attenzionare al momento dell’acquisto. Componenti come il sensore, l’otturatore o il diaframma, sono il cuore pulsante di ogni fotocamera digitale; al punto da far sviluppare i concetto di triangolo dell’esposizione. Imparare a distinguerne pregi e difetti di queste componenti è una parte importante, se non fondamentale, del percorso che ogni foto-amatore deve intraprendere.
Il triangolo dell’esposizione è un concetto che sta alla base della fotografia ed è utile per capire come ogni componete di una fotocamera digitale interagisca con l’altra. È inoltre uno strumento utilissimo per imparare come bilanciare le impostazioni di tutti e tre i vertici: composti da ISO, tempi di esposizione e apertura del diaframma. Una volta capite le dinamiche dietro queste impostazioni i segreti del mondo della fotografia vi si dischiuderanno davanti a gli occhi come una rivelazione
Il diaframma e l’obiettivo
Nelle fotocamere digitali compatte, una componente da non valutare a cuor leggero è sicuramente l’obiettivo, non avendo la possibilità di modificarlo come in altri modelli. Quasi tutte le compatte montano degli obiettivi grandangolari che permettono estensioni, indicativamente, tra i 25 mm e i 70 mm. Sono anche dotate di uno zoom digitale che però, operando un ingrandimento mediante software, può portare un crollo della qualità delle nostre fotografie.
Un’alta componente dell’obiettivo che gioca una parte fondamentale durante il processo di cattura delle immagini è il diaframma. Il compito del diaframma è quello di regolare la quantità di luce che attraversa l’obiettivo durante lo scatto; per fare ciò è in grado di modificare il diametro della propria apertura. È sempre buona regola orientarsi verso un diaframma che consenta un’apertura molto ampia, per poter meglio acquisire i propri scatti anche in situazioni di scarsa illuminazione.
Oltre che le normali compatte che montano obiettivi grandangolari esistono particolari modelli con estensioni focali in grado di raggiungere i 200mm. Queste peculiari fotocamere sono create appositamente per particolari tipi di fotografia come quella naturalistica o la sportiva.
Il sensore
Il sensore è letteralmente il cuore delle nostre fotocamere digitali. Assume la funzione che era una volta svolta dalle pellicole cioè di essere impresse dalla luce che attraversava l’obiettivo. Abbandonando le pellicole e le reazioni chimiche che ne permettevano l’utilizzo, si è passato a questo pannello in silicio sulla quale sono posti dei fotodiodi, che permettono di trasformare la luce con cui entrano in contatto in impulsi elettrici che verranno poi elaborati e trasformati nell’immagine definitiva.
Le dimensioni del sensore, e la quantità di fotodiodi, determinano una buona fetta della qualità del nostro scatto; ecco perché è sempre meglio indirizzarsi verso dei sensori di prima fascia come i full frame o gli APS-C piuttosto che su prodotti poco performanti che porterebbero si un risparmio al momento dell’acquisto, ma non tanto consistete da motivarne la scelta.
Le case di produzione di fotocamere digitali, negli ultimi anni, si sono dedicate sempre più ad uno spasmodico aumento dei megapixel. Tuttavia non sempre quantità è sinonimo di qualità; un sensore con un minor numero di megapixel le cui dimensioni risultino più grandi sarà molto più performante di un piccolo sensore con un grande numero di pixel.
L’autofocus
Il vero punto di forza di tutte le fotocamere compatte è la loro maneggevolezza che permette a questi strumenti di essere sempre pronte all’uso. Se questo è vero sarà anche vero che una fotocamera con una funzione automatica di messa a fuoco può ulteriormente facilitare la vita in situazioni concitate. Sarebbe infatti un vero peccato non riuscire ad immortalare il tanto agognato singolo attimo in cui la luce dona un tocco magico alla scena perché la fotocamera non era correttamente messa a fuoco.
Disporre di un maggior numero di punti di messa a fuoco permetterà una migliore funzione dell’autofocus; una considerazione da tenere bene a mente al momento dell’acquisto.
Due mondi incomunicabili: gli accessori
Come già accennato, il mondo Nikon e il mondo Canon sono completamente distinti, tanto che neanche gli accessori sono dotati di compatibilità. Esistono, sul mercato, degli adattatori per sopperire a questa mancanza; spesso, però, causano la perdita di funzionalità legate al collegamento elettronico oltre che una certa riduzione della qualità dello scatto. Il consiglio è quello di prendere una decisione ponderata e poi continuare su quella strada per non mortificare delle spese economiche a volte anche consistenti.
Gli anelli di montaggio che permettono di istallare ottiche Canon su corpi macchina Nikon e viceversa causano il mal funzionamento delle funzioni automatiche come l’autofocus e l’apertura del diaframma, costringendo a alla regolazione manuale di questi parametri.
La scelta finale tra Canon e Nikon
Il metodo migliore per scegliere da quale parte schierarsi è indubbiamente provare entrambe le case di produzione per capire quale più si adatta alle proprie caratteristiche fotografiche. Non esiste infatti, tra Nikon e Canon, una casa di produzione di fotocamere digitali superiore all’altra in senso assoluto. Ci sono vari possibili motivi che possono portare a indirizzarsi verso un prodotto o l’altro; in primis, come detto, le proprie caratteristiche come fotografo, il tipo di fotografia a cui ci si dedica, il budget, la propria esperienza nel mondo della fotografia.
In tal senso, per incominciare a comprendere cosa è meglio per le proprie esigenze, quando è possibile, sarebbe ottimo chiedere ad un proprio amico che condivide questa passione; una volta svolto qualche esperimento e chiaritesi le idee, potrete finalmente operare una scelta senza il timore di compiere un investimento sbagliato.